e tu? e io tra me e me pensavo:"chissà questo dove vuole andare a parare" 2
da repubblica.it
L'idea è del presidente della commissione Pari opportunità razziali
"Voti strutturalmente inferiori rispetto agli alunni delle altre etnie"
Proposta shock in Gran Bretagna "Classi separate per alunni neri"
LONDRA - E' stata definita un tentativo di "apartheid scolastico" ed ha sollevato un polverone la proposta-shock del presidente della commissione parlamentare britannica per le Pari opportunità razziali, Trevor Phillips: creare delle classi separate per i maschi britannici neri, il cui rendimento scolastico è strutturalmente inferiore a quello degli alunni di altre etnie.
Phillips, che a sua volta vanta origini afrocaraibiche, spiega di essere giunto a questa conclusione dopo aver visitato la scuola che aveva frequentato da adolescente, la White Heart Lane di Wood Green, nell'area nord di Londra. Si è recato nell'istituto per una inchiesta, realizzata dall'emittente Bbc1, sul tema delle scarse performance scolastiche dei ragazzi neri del regno. Che ottengono voti inferiori rispetto a quelli di altre comunità e sono più spesso oggetto di provvedimenti di sospensione o espulsione.
Secondo Phillips, molti giovani neri sarebbero danneggiati dalla cultura propria delle loro comunità, dove essere "secchioni" sarebbe socialmente poco attraente. Molti studenti di origine africana o caraibica, inoltre, mancano di modelli positivi di riferimento e autostima. "Se l'unico modo per abbattere questa forma mentis, propria dei ragazzi neri, è quello di impartire loro lezioni separate per alcune materie, dovremmo essere pronti a farlo", ha dichiarato Phillips.
L'idea ha scatenato numerose polemiche. Martin Ward, vicesegretario generale dell'Associazione presidi delle scuole secondarie, ha dichiarato che l'attuazione di un simile progetto ignorerebbe le leggi sulla parità razziale. Secondo Simon Wooley, coordinatore del gruppo 'Operation Black Vote', e figura di rilievo della comunità nera britannica, l'iniziativa mette a rischio il ruolo sociale degli studenti di origine africana o caraibica.
"La questione del loro scarso rendimento è controversa - ha detto Wooley - vivono in abitazioni fatiscenti, con famiglie disastrate e scarse aspettative da parte degli insegnanti. Tutti fattori che contribuiscono al fenomeno. Meglio concentrarsi su questo, prima di puntare il dito contro le vittime e demonizzarle per i loro fallimenti". Wooley ha tuttavia ammesso che "una certa moda e la subcultura dei 'gangster rap' non aiutano".
Anche il deputato laburista Keith Vaz, della circoscrizione di Leicester East (che conta la più vasta comunità nera della Gran Bretagna) è insorto contro la proposta: "E' una segregazione, e avrà conseguenze disastrose sul sistema educativo". Ma Phillips insiste: "Servono iniziative nuove, perché il fenomeno sta costando molto a tutta la comunità, non solo a quella africana o caraibica", ha ribadito ai microfoni del programma Today, in onda su Bbc Radio 4.
Intanto una sua portavoce ha precisato che l'idea nasce da un esperimento, già testato con successo in una scuola statunitense di Saint Louis, dove i maschi di origine africana erano stati messi in classi separate. "Phillips non ha detto che tutti i maschi neri dovrebbero ricevere un'istruzione a parte - ha precisato la portavoce - ma ha semplicemente affermato che l'esperimento sembra avere funzionato in America, dunque andrebbe prenso in considerazione".
(7 marzo 2005)
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