mercoledì, marzo 09, 2005

e tu? e io tra me e me pensavo:"chissà questo dove vuole andare a parare"

da repubblica.it
I compagni avevano attaccato una "T" al camice dell'universitaria
La denuncia di quanto accaduto a Bologna in una lettera a Repubblica
Studentessa bollata come "terrona"
il preside della facoltà si scusa

BOLOGNA - Marchiata con una "T" di "terrona" attaccata sul camice. Schernita con una frase ancora più pesante: "Ah, come gli ebrei". Alessandra Manca, 25 anni, laureanda in Chimica Industriale, è ancora sconvolta. È successo a Bologna, tra le mura dell'Alma Mater dei 40 mila studenti fuori sede. Teatro dell'episodio, uno dei laboratori di Chimica Industriale, una piccola facoltà sui colli, frequentato dalla studentessa per preparare la tesi.

È stato un dottorando a provocarla. Prima alcune battute. Poi l'offesa: il foglio con "T" sul camice: "T come terrona". Tra le risa dei compagni di laboratorio e una seconda frase durissima, pronunciata da un altro, sugli ebrei. La ragazza è tornata a casa e ha raccontato l'episodio alla sorella. Poi ha chiamato i genitori a Martina Franca, suo paese di origine. Il padre, sindacalista, sta pensando a una denuncia. La ragazza ha scritto al nostro giornale: la lettera è stata pubblicata ieri nella rubrica di Corrado Augias.

Il preside ha scritto una lettera di scuse per la ragazza. "Un gesto che mi ha ferita - racconta Alessandra - le reazioni e l'indifferenza di chi era in laboratorio mi hanno offesa ancora di più". Il dottorando, trent'anni, di Imola, chiede scusa e ha scritto alla ragazza: "Era solo uno scherzo".
(il. ve.)

(9 marzo 2005)