giovedì, aprile 14, 2005

Ci mancava

da repubblica
Cinquant'anni fa l'H2N2 ("asiatica") uccise un milione di persone
Ora i kit sono stati inviati in 4.000 laboratori da una società americana
L'Oms lancia l'allarme
"Virus letale spedito per errore"
E' arrivato anche in Italia alla base Usa di Camp Ederle (Vicenza)
"I campioni vanno subito distrutti". Interogazione parlamentare
di ARTURO ZAMPAGLIONE

NEW YORK - Propagatosi dalla Cina al resto del mondo, il virus dell'influenza asiatica uccise nel 1957-58 più di un milione di persone (qualche stima parla addirittura di quattro milioni), prima di essere isolato e debellato. In Italia le scuole cominciarono un mese in ritardo. Nessuno, allora, pensava che quel virus, conosciuto nel mondo scientifico con la sigla H2N2, potesse essere usato da bioterroristi. Ma i tempi sono cambiati. E quando due settimane fa l'Oms, l'organizzazione dell'Onu che si occupa della salute, è stata informata della scoperta dello stesso virus in un laboratorio canadese, si è temuto un attacco batteriologico come quello descritto da Judith Miller nel bestseller Germ o in tanti altri film di Hollywood. In realtà, si trattava di un errore: un disguido banale, ma non per questo meno inquietante.

"Il ceppo della asiatica è stato mandato per sbaglio a più di 4mila laboratori in 18 paesi", ha spiegato Klaus Stohr, responsabile del settore "influenza" all'Oms. Tra questi, anche il laboratorio della caserma americana "Ederle" a Vicenza, sede della 173ma brigata aerotrasportata. "Abbiamo subito avvertito le autorità sanitarie dei vari paesi", ha aggiunto Stohr, "mentre è stato chiesto ai centri di ricerca di distruggere i campioni ricevuti".

I tecnici si sono messi al lavoro e ieri il Cdc (Center for disease control), l'agenzia federale di Atlanta che si occupa di malattie infettive, ha cercato di tranquillizzare l'opinione pubblica. "Anche se i rischi sono molto bassi, stiamo facendo tutto il possibile per circoscrivere l'incidente e minimizzare i pericoli", ha spiegato in una conferenza stampa convocata in tutta fretta il direttore del Cdc, Julie Serberding. La quale ha ricordato che l'ultimo caso di asiatica si ebbe nel 1968 e da allora nessuno, negli Stati Uniti, è stato più esposto al virus. Anche i vaccini influenzali usati oggi non contengono il ceppo dell'asiatica. Come dire: la popolazione è molto vulnerabile.



All'origine dell'incidente c'è la vecchia prassi del College of american pathologist di inviare a scadenze regolari alcuni ceppi di influenza a laboratori di tutto il mondo per verificare le loro capacità di individuazione dei virus. Di solito vengono mandati campioni dei ceppi di influenza più noti e diffusi, ma a settembre dell'anno scorso - per motivi ancora non chiari - la società Meridian Bioscience di Cincinnati, che agisce per conto del College of american pathologist, ha incluso nel kit di agenti patogeni anche l'H2N2.

La maggioranza di questi "pacchi-bomba" è finita nei laboratori degli States. Ma quattordici campioni sono stati consegnati in Canada (ed è lì, nel laboratorio nazionale di microbiologia di Winnipeg che è stato scoperto per la prima volta l'errore) e altri 61 kit sono stati inviati in vari paesi, tra cui l'Italia. In teoria i tecnici di laboratorio dovevano usare ogni cautela possibile nell'analizzare i campioni. "Ma la prudenza non è mai troppa", ha insistito ieri la Serberding: tanto che la Cdc ha ordinato ai laboratori di mandare una conferma scritta, per fax, dell'avvenuta distruzione dei ceppi dell'asiatica e ha chiesto di controllare da vicino la salute dei dipendenti. E ogni starnuto sospetto farà scattare l'allarme.

Anche George W. Bush, ieri, è uscito allo scoperto sull'incidente del virus, facendo dire al suo portavoce, Scott McClellan, che la Casa Bianca segue da vicino il problema e attribuisce una "alta priorità" strategica alla distruzione dei ceppi.

In Italia il deputato ds Grazia Labate ha chiesto al governo di riferire immediatamente sull'allarme del Oms e sulle misure prese per arginare il problema. "L'errore è grave", ha commentato la diessina, "perché potrebbe scatenare una nuova epidemia". Una ipotesi, ovviamente, è che il ceppo finisca nelle mani di criminali o terroristi, che lo potrebbero utilizzare per ricattare l'opinione pubblica o come arma di sterminio, provocando uno scenario apocalittico come quello di "Andromeda", "Virus letale" e altri film di Hollywood.

(14 aprile 2005)